GRAN PREMIO LA MOTTA

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Immaginatevi un fine settimana di gare nella Sicilia dei primi anni '50: rumore, emozione, balle di paglia ai lati delle case, il mito dei grandi piloti, alcuni figli del posto e altri no. Il pubblico seduto davanti alle proprie abitazioni, osservando le Ferrari, le Maserati, le Osca e le Jaguar sfrecciare per le strade.

Ora, spostatevi 70 anni avanti nel tempo: qualcuno sogna di ricostruire tutto, esattamente tutto, quello che accadeva allora. Questo sogno è nato a Nicosia. Hanno deciso di chiamarlo Gran Premio Stefano La Motta, in onore di un pilota del luogo che, nel secondo dopoguerra, ottenne grandi successi e trovò la morte in una curva durante il Giro di Sicilia del 1951.

Comparsi in abiti d’epoca, per due giorni, Nicosia torna indietro nel tempo: tutta la comunità partecipa con circa 300 comparse vestite con abiti d'epoca, mettendo in scena una spettacolare ricostruzione di come si svolgevano le corse in Sicilia all'epoca. Le vetture? Di un livello collezionistico fantastico, per dare profondità culturale e storica a un concorso d’eleganza dinamico mai visto altrove.

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