Ancora oggi esistono l'ex chiesa e monastero rupestre di Santa Caterina d'Alessandria a Nicosia, situati tra Via Santa Caterina. La chiesetta si trova vicino alla scalinata di Santa Maria Maggiore e l'antica chiesetta di San Sebastiano. Il monastero rupestre si erge sopra l'ex Mulino a vapore, purtroppo distrutto per dar spazio a nuove costruzioni.



La struttura, scavata nella roccia, presenta aperture di grotte e un piccolo terrazzino che si affaccia sul vallone sottostante. La chiesa di Santa Caterina, adiacente al monastero, è raggiungibile da una scalinata dietro il Giardino delle Canossiane ed è attualmente di proprietà privata e non accessibile al pubblico.



Santa Caterina d'Alessandria è una figura storica controversa, ma è una delle sante più celebri in Occidente. La sua leggenda risale all'inizio del IV secolo, ma la tradizione scritta è più tarda. Fu imprigionata e torturata dall'imperatore Massenzio, ma rimase ferma nella sua fede. Dopo essere stata decapitata, il suo corpo venne miracolosamente trasportato al monastero del Monte Sinai.