CONVENTO E CHIESA DI SANTA DOMENICA

Senectus erat sem tincidunt mi duis vehicula, est diam molestie. Mauris in ut eget wisi, et mollis bibendum nulla, amet malesuada.

MAPPA

In via F. Salomone, adiacente alla chiesa di San Giuseppe, si trovano i resti dell'antico convento di Santa Domenica, un monastero di Suore di Clausura insieme alla chiesa annessa. Secondo il Provenzale, il convento è il più antico, appartenente alla Regola del Patriarca San Benedetto, ma non si hanno informazioni precise sulla sua origine e fondazione, sebbene si ipotizzi che possa risalire al periodo precedente al 1300.


La chiesa adiacente, con due navate e una cupola affrescata, era dotata di un altare centrale in marmo intarsiato e un pavimento del XVI secolo decorato con mattonelle dipinte a mano. Al suo interno, conservava opere d'arte di pregio, tra cui:


una statua di Santa Domenica, con una reliquia; una statua di San Benedetto dello scultore nicosiano Stefano Li Volsi (circa 1604-1673); una statua della Madonna del Soccorso; una statua di San Gaetano; una pala d'altare raffigurante il Cenacolo (realizzata dal pittore nicosiano Giacomo Campione nel XVII secolo); un grande dipinto rappresentante la Discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli nel giorno di Pentecoste; affreschi dell'artista nicosiano Antonio Filingelli.



La chiesa di Santa Domenica probabilmente rappresentava una sorta di confine tra i quartieri di Santa Maria Maggiore e San Nicolò, in una zona di confine tra i due cleri durante la Settimana Santa, dove venivano conservati gli Olii Santi provenienti da Messina, che i due cleri separati si recavano in processione a raccogliere.


Dopo il terremoto del 1967, sia la chiesa che il monastero crollarono e oggi il complesso si presenta come un rudere da restaurare.

galleria