CHIESA E CONVENTO DEI CAPPUCCINI

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Annessa al grande convento dei frati Cappuccini (da essi costruito nel 1604), la chiesa è dedicata a S. Maria degli Angeli, e conserva tesori d`arte di grande valore. I frati Cappuccini giunsero a Nicosia nel 1542 e costruirono il loro Convento nella zona della Noncia, l'attuale Contrada S. Anna, dove rimasero per circa 60 anni.



Nel 1604 si trasferirono in Contrada Giardinello e fondarono un nuovo convento, dedicando la chiesa a Santa Maria degli Angeli. Tuttavia, le leggi eversive del 1866 li costrinsero ad abbandonarlo e le due strutture furono adibite a carcere giudiziario. Circa 10 anni dopo, il Demanio pubblicò gli avvisi di vendita della selva adiacente all'istituto penale e i frati poterono riacquistare l'area. Qui, nel 1877, su progetto dell'ingegnere Giuseppe Tripisciano, iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo Convento, che fu ultimato nel 1879. Ad esso venne annessa la nuova chiesa, sempre intitolata a Santa Maria degli Angeli, che venne iniziata nel 1887 ed aperta al culto il 14 agosto 1892.



Il tabernacolo in legno intarsiato in madreperla è attribuito a P. Bencivinni. Tra le tele di G. Vazzano, troviamo Lucia e S. Barbara. Vi sono anche la Deposizione della Croce, tela di N. Mirabella del 1600, e due tele di padre Bonaventura di Nicosia. Lungo le pareti della Chiesa si possono osservare un Crocifisso ligneo, di autore ignoto, realizzato tra la fine del '500 e gli inizi '600, un Ritratto di San Felice da Nicosia del XVIII sec., una Teca Lignea che custodisce le spoglie mortali del Santo e alcuni suoi strumenti di lavoro e di penitenza.



Infine, nella Sacrestia, sono degne di nota due statuette in legno di Cristo Risorto e di San Nicola di Bari di Filippo Quattrocchi (1738-1813). Di fronte la chiesa citata, si erge la rupe di San Cono (o Sant`Iconio), lungo i cui fianchi sono presenti numerosi ingrottati di pianta e dimensione diverse, con annessa una antica chiesa. La rupe prende il nome dalla omonima chiesa racchiusa nel luogo più ampio del complesso: nei resti dell`abside dell`unico altare ancora visibile, si osserva un affresco (in gran parte deteriorato) raffigurante una Madonna con Bambino.

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