La chiesa di San Nicolò, nota come Santa Nicolella tra gli abitanti di Nicosia a causa delle sue dimensioni ridotte, rappresenta il più antico luogo di culto della città, risalente probabilmente al periodo bizantino, intorno all'VIII-IX secolo. Caratterizzata da una struttura molto piccola e scavata nella roccia, presenta una forma rettangolare e un cortile esterno coperto di dimensioni ridotte.

All'interno, si conserva un tetto ligneo a capriate, una modesta acquasantiera e un unico altare, dietro al quale si trova una nicchia contenente una statua in terracotta del XVI secolo, di autore anonimo, raffigurante San Nicolò con abiti orientali. Le pareti mostrano tracce di antichi affreschi, presumibilmente risalenti all'epoca bizantina.

Questo antico borgo, che prendeva il nome dalla chiesa, si trovava tra le rocce del Castello, costituendo un nucleo abitativo rupestre fortificato. Era dotato di pozzi con acqua sorgiva e piovana, e collegato alla sommità tramite scale scavate nella roccia. Da questo punto, gradualmente, si sviluppò e crebbe la futura città di Nicosia.

Alcune parti del borgo rimasero abitate fino agli anni '90, e alcune grotte conservano ancora la struttura originaria.