In passato, la chiesa si trovava fuori dalla città, come riportato dal Provenzale, e venne scelta come convento di San Francesco di Paola nel 1612. Era situata in contrada S. Lucia, ai margini dell'abitato, vicino ai quartieri di S. Michele e S. Lucia. La zona terminale di quest'ultimo quartiere è delimitata dalle vie M. Capra, S. Lucia e Bivio, dove si trovava la Porta del Terrascone, una delle porte più antiche di Nicosia.

La chiesetta sorge su un piccolo pianoro roccioso che si affaccia su un vallone sottostante, vicino alla Torretta, alla Villa Pietralonga e alle vigne di Giancalòiru. Inizialmente un eremo, la chiesetta venne poi adibita a convento maschile per i frati Paolotti, ma il luogo risultò essere troppo isolato e distante dalla città, quindi i frati si trasferirono altrove.



Successivamente, la chiesetta di S. Lucia rimase isolata in quella zona per secoli, tra i quartieri di S. Lucia e la contrada omonima. La chiesetta, risalente al XVI secolo, è a navata unica e presenta una struttura semplice. È stata oggetto di interventi di restauro e conserva due sculture originali: la statua di S. Lucia sull'altare principale e un Crocifisso sulla parete sinistra.